Deacidificazione di Massa: come il metodo Bookkeeper salva libri e documenti storici

La deacidificazione di massa del materiale cartaceo rappresenta una soluzione fondamentale per preservare documenti storici, libri e archivi dal degrado causato dall’acidità della carta.
L’acidità della carta deriva principalmente dai metodi di produzione introdotti a livello industriale dal 1840 in poi, quando si iniziò a utilizzare la pasta di legno come materia prima principale.
Questo materiale, trattato con agenti chimici come allume e acidi per facilitare il processo di fabbricazione, ha portato alla creazione di carte altamente acide.
Nel tempo, tali carte subiscono un degrado accelerato, diventando via via più fragili. Le pagine dei libri colpiti assumono per esempio una tonalità giallastra più o meno intensa che può virare verso il bruno. Con l’aumento di intensità di questa colorazione aumenta anche la fragilità della carta, fino al punto in cui non riesce a sopportare neanche una leggera manipolazione senza sbriciolarsi, partendo dagli angoli e dai bordi.
Non a caso ad oggi si stima che nel complesso circa il 25% delle collezioni generali è già fragile mentre un ulteriore 60% è a rischio di danneggiamento nel medio lungo termine.
Tra le tecnologie più avanzate per affrontare il problema dell’acidità della carta e più rispettose dei materiali trattati, gli impianti di deacidificazione di massa basati sul metodo Bookkeeper emergono come una delle opzioni migliori, grazie alla loro efficacia e sicurezza.
Dal 2024, uno di essi è disponibile anche in Italia presso la Fratielivi di Castel Maggiore (Bologna).
Questo articolo esplorerà i dettagli di questa tecnica, i suoi vantaggi e il suo ruolo cruciale nella conservazione dei beni librari e archivistici.
Come vedremo, la deacificazione di massa con il metodo Bookkeeper è la soluzione definitiva per salvaguardare il patrimonio archivistico e librario minacciato dall’acidità della carta.

impianto di deacificazione di massa metodo bookkeeper

Il Metodo Bookkeeper nella deacidificazione di massa

Il metodo Bookkeeper si basa sull’utilizzo di particelle microscopiche di ossido di magnesio (MgO) sospese in un solvente non acquoso.
Questa soluzione viene applicata ai materiali cartacei come libri e documenti attraverso vaporizzazione o immersione, consentendo una penetrazione uniforme nelle fibre della carta.
Il processo neutralizza gli acidi presenti e lascia un residuo alcalino che protegge la carta da future acidificazioni.

Come Funziona il Processo?

Preparazione

I materiali vengono inseriti in apparecchiature specializzate per garantire un trattamento uniforme e sicuro.

Applicazione della Sospensione

Una soluzione di ossido di magnesio viene vaporizzata o applicata tramite immersione. Il solvente evapora rapidamente, lasciando particelle alcaline nella struttura della carta.

Neutralizzazione degli Acidi

Le particelle alcaline reagiscono con gli acidi, aumentando il pH della carta e stabilizzandola.

Protezione Alcalina

Un residuo alcalino permanente funge da tampone, prevenendo future fonti di acidità ambientale o chimica.

Vantaggi del Metodo Bookkeeper

Non Invasivo

Il processo non altera l’aspetto o la struttura della carta, rendendolo ideale per documenti fragili e preziosi.

Sicurezza dei MaterialiGrazie all’assenza di acqua o solventi aggressivi, il metodo è compatibile con materiali delicati come inchiostri, adesivi e coperte in cuoio, pergamena, tessuto e materiale plastico

Efficienza nei Trattamenti di MassaIl metodo consente di trattare grandi volumi di materiali contemporaneamente, rendendolo ideale per biblioteche, archivi e musei.

Protezione a Lungo TermineIl residuo alcalino garantisce una protezione duratura contro future acidificazioni, prolungando la vita dei materiali cartacei di almeno 3-5 volte secondo studi condotti da istituti internazionali.

Il Ruolo di Frati e Livi nella Deacidificazione di Massa con il metodo Bookkeeper

L’azienda, come sostenuto in apertura dell’articolo, ha installato in Italia il secondo impianto di deacidificazione basato sul metodo Bookkeeper più grande al mondo e il primo in Europa.

Questa infrastruttura rappresenta un traguardo significativo per la conservazione del patrimonio culturale europeo e italiano e garantisce un trattamento avanzato e sicuro per grandi quantità di materiali cartacei.
Soprattutto in Italia, l’impianto offre agli istituti culturali l’opportunità di affrontare una delle criticità più rilevanti della conservazione delle collezioni librarie.
In una ricerca pubblicata sul V. 46 N. 4 del Bolletino AIB si afferma infatti che uno dei problemi più gravi nella conservazione delle collezioni librarie è il rapido deterioramento della carta moderna, causato dalla sua elevata acidità.
Questo fenomeno colpisce gran parte del patrimonio archivistico e bibliotecario costituitosi nel XIX secolo e nella prima metà del XX secolo.
Nell’articolo si stima che “circa il 70% dei materiali presenti presso le biblioteche e gli archivi italiani presenta un eccessivo grado di acidità.

Materiali Trattabili con il Metodo Bookkeeper

Il metodo Bookkeeper è adatto a una vasta gamma di materiali cartacei, tra cui:

  • Documenti rilegati e non rilegati.
  • Materiali stampati e manoscritti.
  • Giornali, libri, lettere e buste.
  • Francobolli e oggetti da collezione in carta.
  • Mappe, stampe e opuscoli.

Grazie alla delicatezza del processo, il metodo può essere utilizzato anche su materiali cartacei fragili e preziosi, purché siano in condizioni stabili e possano sopportare una manipolazione accurata.
Tuttavia, non è consigliato per materiali lucidi o incapsulati, che potrebbero non assorbire adeguatamente il trattamento.

Applicazioni del Metodo Bookkeeper

Archivi e Biblioteche

Perfetto per la conservazione di collezioni storiche e documenti fragili, protegge materiali di valore inestimabile da un deterioramento rapido.

Musei e Istituzioni Culturali

Ideale per preservare opere cartacee di interesse storico e culturale, assicurando che restino accessibili alle generazioni future.

Grandi Progetti di Conservazione

Grazie alla sua capacità di trattare grandi quantità di materiali in tempi relativamente brevi, è una scelta strategica per progetti su larga scala.

Ulteriori Benefici e Test del Metodo Bookkeeper

Numerosi test indipendenti hanno confermato l’efficacia e la sicurezza del metodo Bookkeeper.

Studi condotti da istituzioni come la Library of Congress e l’Image Permanence Institute hanno dimostrato che il trattamento può estendere la vita utile della carta di almeno 3-5 volte.

Tecnologia di Particelle Avanzata

Le particelle di ossido di magnesio utilizzate nel trattamento sono incredibilmente piccole, con una superficie interna altamente assorbente.

Questa caratteristica consente una penetrazione efficace nelle fibre della carta, neutralizzando rapidamente gli acidi presenti e proteggendo la carta a lungo termine.

Compatibilità con Materiali Sensibili

Limitazioni del Metodo Bookkeeper

Nonostante i numerosi vantaggi, il metodo Bookkeeper presenta alcune limitazioni. In particolare non ripara danni preesistenti.

Il processo rallenta il degrado ma non può risolvere problemi come fragilità estrema, lacerazioni o macchie già presenti o perforazioni di inchiostri ferrogallici.

Un Futuro Sostenibile per la Conservazione della Carta

Gli impianti di deacidificazione basati sul metodo Bookkeeper non solo garantiscono una protezione efficace e duratura per i materiali cartacei, ma lo fanno con un approccio sostenibile.

Gli ingredienti utilizzati sono non tossici, non pericolosi e il processo è progettato per minimizzare gli sprechi e l’impatto ambientale.
Il nostro impianto utilizza infatti l’azoto invece della corrente elettrica per la condensazione confermando l’approccio sostenibile della Fratielivi.

Conclusioni: Perché Scegliere il Metodo Bookkeeper per la deacidificazione di massa?

Gli impianti di deacidificazione di massa basati sul metodo Bookkeeper rappresentano da più di trenta anni una soluzione all’avanguardia per affrontare la sfida della conservazione della carta.

La loro capacità di preservare materiali storici senza comprometterne l’integrità fisica o estetica li rende una scelta indispensabile per archivi, biblioteche e musei.
Frati e Livi, con il suo innovativo impianto di deacidificazione, continua a rappresentare un punto di riferimento a livello globale per la tutela del patrimonio documentale.

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Scopri di Più

Il nostro impianto di deacidificazione di massa basato sul metodo Bookkeeper è qui per aiutarti a salvaguardare libri, documenti e opere di valore per le generazioni future.

Se desideri proteggere il tuo patrimonio documentale dall’acidificazione, contattaci ora per una consulenza gratuita.