Preservare gli archivi, costruire il futuro. La lezione di Saronno.

Con la ratifica della Convenzione di Faro nel 2020, l’Italia si è impegnata a proteggere e valorizzare i suoi tesori culturali attraverso una collaborazione tra autorità pubbliche, privati e società civile.

A questo proposito, il Tribunale di Busto Arsizio si è distinto per la sua lungimiranza. Ha infatti promosso un’iniziativa che ha visto la collaborazione di numerosi attori per la salvaguardia di un fondo archivistico di notevole importanza storica e relativo all’ex Pretura mandamentale di Saronno.

La documentazione, prodotta dal 1807, contiene documenti significativi e di incredibile importanza.

Questi documenti non solo rappresentano una testimonianza concreta delle evoluzioni storiche, politiche, sociali ed economiche di Saronno e del suo territorio, ma offrono un’ulteriore prospettiva d’indagine su eventi storici di carattere nazionale.

L’arco temporale coperto dal materiale cartaceo va infatti dall’era napoleonica, ai moti risorgimentali, all’epoca del Regno d’Italia e delle varie fasi dei movimenti sociali di protesta, fino ai conflitti delle due guerre mondiali e al periodo della Repubblica.

L’intervento di salvaguardia si è reso necessario per i gravi danni subiti dal fondo a causa delle avverse condizioni climatiche dei luoghi deputati alla sua custodia.

La nostra azienda, leader internazionale nel settore della salvaguardia dei beni librari, archivistici e documentari di archivi, biblioteche, musei, enti e fondazioni ha svolto un ruolo cruciale in questa iniziativa.

Dapprima ha gestito la delicata fase di trasferimento del fondo archivistico presso la nostra sede.

Quindi, grazie all’impegno dei suoi restauratori e tecnici e all’utilizzo delle sue tecnologie proprietarie, testate scientificamente da istituti universitari che ne hanno confermato l’efficacia, ha dato l’avvio a un trattamento di sanificazione del materiale archivistico eco-compatibile e in grado di assicurare il pieno recupero delle carte.

Successivamente l’intera documentazione, una volta sanificata, sarà sottoposta a riordino grazie a un team di qualificati archivisti.

Il progetto ha beneficiato di una vasta rete di attori e del supporto entusiasta della comunità locale, inclusi il gruppo scout AGESCI Saronno 1 e la Fondazione Ba.Co., che hanno fornito assistenza logistica fondamentale.

Un ruolo decisivo è stato esercitato anche dagli enti preposti alla tutela del patrimonio culturale archivistico, come l’Archivio di Stato di Varese, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio.

Il progetto ha inoltre beneficiato della collaborazione attiva della società “Saronno – città dei Beni Comuni” e dell’impulso iniziale, della passione e dell’instancabile opera esercitata dal compianto Avvocato Angelo Proserpio alla cui memoria intende essere ispirata l’intera iniziativa.

Una volta completati i trattamenti, il fondo sanificato e riordinato verrà ospitato in una moderna struttura archivistica presso i locali del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, garantendo così una conservazione adeguata e sicura.

L’intera operazione di tutela – incluso il nostro contributo a questo significativo progetto di recupero – sarà oggetto di un cortometraggio realizzato dal creative studio lab Why is desert desert?

Da un lato questa iniziativa ribadisce con forza il nostro costante impegno nella salvaguardia dei tesori archivistici e librari, missione a cui dedichiamo ogni sforzo con infinita cura e dedizione.

Dall’altro, rappresenta una direttrice auspicabile per il futuro.

Essa testimonia con forza come sia possibile costruire un modello virtuoso di sinergia tra eccellenze del settore pubblico e privato, unite nell’obiettivo condiviso di tutelare il patrimonio culturale che ci è stato tramandato.

Il risultato? Preservare, valorizzare e diffondere l’inestimabile eredità del passato, traghettandola intatta verso le generazioni presenti e future. Un traguardo straordinario, reso possibile grazie alla forza della cooperazione e all’amore incondizionato per la nostra storia e la nostra identità.